Il Ricordo di sé – Un potente esercizio di Presenza

DiGiaas

Il Ricordo di sé – Un potente esercizio di Presenza

Il Ricordo di sé Presenza Mentale

Il Ricordo di sé Presenza Mentale

Questo è probabilmente uno degli esercizi più importanti per la crescita sia spirituale sia individuale, grazie al fatto che ci rende pienamente Coscienti ed espande la nostra percezione della Realtà sia interiore che rispetto a quello che ci circonda.
La sensazione di non essere Presenti a Noi Stessi, l’abbiamo provata tutti nella vita, come ad esempio quando stiamo leggendo un libro, arriviamo a fine della pagina e non abbiamo la più pallida idea di quello che abbiamo appena letto; in questo momento non siamo presenti, siamo letteralmente “Addormentati”.
L’articolo riporta un bell’esempio di come funziona questo esercizio di “attenzione doppia”:

Questo concetto è più facile a farsi che a dirsi. Quindi, io te lo dirò con parole mie, ma tu, se vuoi comprenderlo, prova semplicemente a metterlo in pratica.

Te lo posso spiegare così: immagina di guardare un albero. Anzi, fai una cosa, appena puoi, appena esci di casa, vai in un parco e guarda un albero. Cosa vedi? La domanda sembra stupida, vero? Vedi l’albero, ovviamente.

Questo significa che l’attenzione, la tua percezione coglie l’esterno, ciò che si trova intorno a te. Se tu avessi una telecamera al posto degli occhi, e potessi registrare quella scena, tu, in essa, non compariresti.

Ecco che il ricordo di sé, scusa il gioco di parole, riporta l’attenzione su di te. Una parte dell’attenzione va da te verso l’albero, l’altra è diretta verso di te. Per questo viene definita anche “attenzione bipartita” o “attenzione divisa”: è una grande presenza divisa in due parti. In una delle due, tu compari.

Non c’è un modo per spiegare gli svariati benefici che questo esercizio può portare nella nostra vita, quindi l’unico consiglio che posso dare è quello di iniziare a provare.

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Info sull'autore

Giaas administrator

Ho iniziato fin da ragazzo ad interessarmi di Esoterismo e Misteri. Nel 1985 incontrai per la prima volta un libro che cambiò la mia vita: “I Tarocchi” di Oswald Wirth. Da quel momento in poi iniziai a studiare anche altri metodi divinatori e ad approfondire il vasto mondo dell’Esoterismo. Col tempo mi resi conto che lo studio da solo non bastava più, quindi mi misi a fare pratica sia con l’Astrologia che con la Cartomanzia. In questo anni ho sviluppato un metodo di Divinazione personalizzato, che si basa principalmente sull’uso dei Tarocchi, Il Pendolino con dei Quadranti Radionici e dei Cristalli.

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